L’incontro, territorio per territorio, fa parte delle iniziative di mobilitazione a difesa del comparto agricolo che l'organizzazione sindacale degli agricoltori vuole portare avanti anche nelle prossime settimane, senza escludere possibili iniziative nelle piazze e nelle strade
L’incontro, territorio per territorio, fa parte delle iniziative di mobilitazione a difesa del comparto agricolo che l'organizzazione sindacale degli agricoltori vuole portare avanti anche nelle prossime settimane, senza escludere possibili iniziative nelle piazze e nelle strade
Da Bari alla Bat, stessa cosa a Foggia, Brindisi, Lecce e Taranto: Cia Puglia, in ogni provincia della regione, ha chiesto ai rispettivi prefetti un incontro urgente sulle questioni al centro della mobilitazione regionale dell’organizzazione sindacale degli agricoltori e delle aziende associate. Prezzo dei carburanti, il problema siccità, il rincaro dei costi di produzione, l’erosione drammatica della redditività in agricoltura: ecco le questioni principali da affrontare e, ad esse, si aggiunge anche l’annoso problema rappresentato dalla fauna selvatica.
“Ai prefetti – ha dichiarato Gennaro Sicolo, presidente regionale di Cia Puglia – intendiamo illustrare la nostra piattaforma di azioni e proposte. Con loro e assieme a tutti i livelli istituzionali vogliamo dare una scossa anche al governo sulla drammatica situazione in cui si trova la nostra agricoltura”. L’incontro con i Prefetti pugliesi, territorio per territorio, fa parte delle iniziative di mobilitazione a difesa del comparto agricolo che Cia Puglia vuole portare avanti anche nelle prossime settimane, senza escludere possibili iniziative nelle piazze e nelle strade. Problemi vecchi e nuovi hanno portato l’agricoltura pugliese a vivere in queste settimane una crisi senza precedenti che non sta risparmiando alcun settore. Alcune criticità strutturali e infrastrutturali sono ataviche. A queste, si sommano le emergenze che vanno aggravandosi giorno dopo giorno legate all’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime e dei carburanti.
Uno scenario reso ancora più pesante dalle conseguenze drammatiche inerenti a Xylella fastidiosa, fauna selvatica, cambiamenti climatici, stato di perenne inefficienza dei consorzi di bonifica commissariati, squilibrio nei rapporti con la grande distribuzione organizzata.